La chiesa di Santa Maria della Salute fu eretta intorno al 1320 perché fungesse da oratorio ad un pio ricovero che sorgeva lí vicino sulla via di Valle Piatta.
Essa sorse per volere di Maestro Fardo di Ugolino, appartenente alla corporazione dei notai, uomo molto pio che aveva già finanziato la costruzione di alcune case per dare ospitalità alle prostitute che intendevano redimersi. La sua architettura non trova riscontri nelle altre chiese della città. Originale la sua forma tondeggiante che richiama quella di un cuore, molto bella la facciata movimentata da un fascione di lastre di marmo alternate bianco e rosa che ricorda la facciata della basilica di Santa Maria di Collemaggio dell'Aquila. Il portale, splendido, è reputato giustamente una gemma architettonica del XIV secolo. Originale è la decorazione, un fregio a intrecci geometrici, formati dall'incrocio di due tralci di viti, racchiude in quattordici compartimenti, bassorilievi raffiguranti le opere di misericordia. L'nterno della chiesa, attualmente completamente vuota, prende luce da un grande finestrone sull'abside, una bifora chiusa da lastre di onice, e due piccole finestre sulle pareti laterali. Maestro Fardo che volle costruire la chiesa è sepolto al suo interno, una rozza lapide sul pavimento ne indica il luogo.
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Opere consultate:
CESARE PINZI, I principali monumenti di Viterbo, Viterbo, Sette Città, 2a edizione, 1999.
A. SCRIATTOLI, Viterbo nei suoi monumenti, Roma 1915-20.